Report sulla filiera delle Apparecchiature elettriche ed elettroniche e relativi rifiuti
Nell'ambito delle attività sulla sostenibilità avviate nel 2021 da Unioncamere a livello nazionale, Ecocerved ha realizzato degli strumenti innovativi per la valorizzazione dei dati ambientali, tramite l’incrocio con dati di tipo economico e amministrativo, che nel loro insieme costituiscono un prezioso patrimonio informativo per le Camere di commercio.
A seguito della presentazione dei risultati della sperimentazione svolta nell'ambito di un gruppo di lavoro intercamerale, si pubblica l'analisi sulla filiera delle Apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) e i relativi rifiuti (RAEE): in fondo alla pagina è disponibile il report dinamico, che consente a qualsiasi utente di visualizzare in modo interattivo le elaborazioni e personalizzare i risultati selezionando gli aspetti di proprio interesse (cliccare sul link predisposto).
Quando si parla di AEE i numeri sono notevoli: nel 2021 l'immesso sul mercato italiano si attesta a 1,8 milioni di tonnellate (Mt), per quasi 865.000 pezzi; oltre il 70% delle apparecchiature sono di tipo domestico. La dinamica restituisce un aumento superiore al +10% delle AEE immesse sul mercato rispetto all'anno precedente, sia in peso sia in numero.
Una volta giunte a fine vita, le apparecchiature elettriche ed elettroniche entrate in circuiti legali di gestione dei RAEE nel 2020 hanno superato le 715.000 t (al netto delle attività di solo stoccaggio), una quantità decisamente inferiore rispetto ai livelli di immesso sul mercato registrati negli ultimi anni: le cause di questa discrepanza sono note e legate principalmente al fenomeno di cannibalizzazione dei RAEE. La destinazione della raccolta è, praticamente per la totalità dei RAEE, il canale del recupero, in primo luogo di materia.
A valle delle attività di trattamento dei RAEE, dagli impianti di gestione risultano uscire (i) quasi 120.000 t di End of waste, principalmente metalli, che possono rientrare nei cicli prodottivi di tipo industriale andando a sostituire/ affiancare le materie prime vergini e (ii) oltre 500.000 t di ulteriori scarti, soprattutto RAEE e rottami, destinati ad altri operatori specializzati su anelli successivi della filiera, per dare seguito al processo sequenziale di gestione dei rifiuti, con l'obiettivo finale di recuperare il più possibile dal loro trattamento.
Report dinamico.