A seguito della presentazione dei risultati della sperimentazione svolta nell'ambito di un gruppo di lavoro intercamerale, si dà diffusione dell'analisi incentrata sul tema del conferimento dei rifiuti in discarica: in fondo alla pagina è disponibile il report dinamico, che consente a qualsiasi utente di visualizzare in modo interattivo le elaborazioni e personalizzare i risultati selezionando gli aspetti di proprio interesse (cliccare sul link predisposto).

Considerando gli ultimi 10 anni, la quantità cumulata di rifiuti che complessivamente è stata avviata in discarica in Italia supera i 200 milioni di tonnellate (Mt); nel corso del tempo si è registrata una graduale diminuzione delle quantità conferite ogni anno, arrivando a 15,7 Mt nel 2020 (-40% rispetto al 2011). Focalizzando sull’ultimo anno, oltre il 90% dei rifiuti è di tipo non pericoloso e circa 1/3 del totale è di origine urbana e viene conferito in discarica, con codice 19, a seguito di operazioni di trattamento. 

In totale si contano oltre 300 discariche nel Paese e l’attività è particolarmente concentrata nelle regioni del Sud e delle Isole, dove viene avviato oltre il 30% della quantità a livello nazionale. Il macrosettore “Rifiuti e acque” (codici Ateco da 36 a 39) è quello che avvia in discarica la maggior parte dei rifiuti (8,7 Mt), arrivando a pesare ben oltre la metà del totale; la categoria più notevole è quella degli scarti derivanti dal trattamento meccanico dei rifiuti (codice 191212). 

Tra i rifiuti conferiti in discarica si ravvisa anche la presenza di codici tipicamente associati alla generazione di End of waste, perciò definiti nel report “potenzialmente recuperabili”: la loro quantità supera i 3 Mt (di cui circa la metà sono terre e rocce) e stimola certamente un approfondimento, anche a livello territoriale, per verificare se - almeno in parte - questi flussi possano essere dirottati piuttosto verso la filiera del recupero. A questo fine si può adottare, in primo luogo, il punto di vista del territorio di entrata (nel quale cioè sono localizzate le discariche) e visualizzare da dove provengono i rifiuti e a quali codici corrispondono; d’altro canto, si può partire dal territorio di uscita (ovvero di origine) dei rifiuti e visualizzare sia dove si trovano le discariche in cui vengono destinati sia di quali categorie si tratta, fino al massimo livello di dettaglio della classificazione europea. 

Report dinamico.