In occasione dell'evento di presentazione del Rapporto, Manuela Medoro (Analista ambientale Ecocerved) ha presentato un approfondimento sul settore del riciclo negli ultimi 20 anni, in base ai dati delle fonti MUD e Registro Imprese. Nel 2020 in Italia la quantità totale dei rifiuti gestiti si è attestata a 114 milioni di tonnellate (Mt), un aumento del 50% rispetto al 2000 (quando era 75 Mt), esclusi i rifiuti da bonifica e gli inerti dalle attività di estrazione e costruzione/ demolizione. Lo schema di gestione è diventato sempre più virtuoso negli anni: la quota destinata alle attività di recupero (di materia/energia) nel 2020 è pari infatti al 57% del totale gestito, mentre nel 2000 si fermava al 40%; lo smaltimento, di contro, si è drasticamente ridotto dal 42% al 10% tra il 2000 e il 2020. Attualmente sono quasi 5.000 le imprese che riciclano, a titolo di attività principale ("core business") o secondaria ("non-core business"), i rifiuti e sono in calo rispetto al 2000 (-18%), per via di processi di concentrazione e integrazione aziendale.

Oltre all'impiego dei rifiuti nelle imprese manifatturiere (in primo luogo nei settori Metallurgia e Legno), che sono recuperatori non core-business e utilizzano gli scarti come input produttivi in affiancamento alle materie prime vergini, nel 2020 da quasi 34 Mt di rifiuti di carta, gomma, legno, metalli, organico, plastica, tessili e vetro si sono generati materiali secondari, provenienti dal riciclo delle matrici considerate, per oltre 25 Mt di End of Waste.

La versione completa del Rapporto, tutte le presentazioni della giornata e la registrazione dell'evento sono pubblicate sul sito web della Conferenza dell'industria del riciclo.