Nel 2017 ricorre il ventennale dell’emanazione del D.Lgs. 22/1997 e si attende l’imminente approvazione delle proposte di modifica delle direttive sui rifiuti che formano il Pacchetto europeo sull’economia circolare.

La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e FISE UNIRE, che per l’ottavo anno curano il Rapporto "L’Italia del riciclo", hanno quindi scelto di dedicare il focus tematico di questa edizione ai cambiamenti intervenuti nel mondo della gestione dei rifiuti e delle imprese che in esso operano da 20 anni a questa parte.

Protagonisti dell'approfondimento sono i risultati di una ricerca svolta dal gruppo di lavoro Ecocerved formato da Marco Botteri, Manuela Medoro, Donato Molino e Jean Sangiuliano: una sintesi dell'analisi è stata illustrata oggi a Roma in occasione del convegno sul Rapporto (in allegato la presentazione tenuta da M.Botteri). 

Quello che emerge, riassumendo, è che nel 2015 è stata gestita in Italia una quantità di rifiuti che è circa il 50% più alta di quella della fine degli anni Novanta. Anche lo schema gestionale è cambiato sostanzialmente negli anni: se nel 1999 il 38% dei rifiuti andava a recupero e il 46% a smaltimento, nel 2015 queste percentuali sono rispettivamente 55% e 16%. Negli ultimi 20 anni sono inoltre cresciuti i pretrattamenti, che nel 1999 costituivano il 17% e nel 2015 sono saliti a quota 29%, per via della sempre maggiore articolazione della filiera dei rifiuti.

Tutti i dati presentati sono disponibili anche in maniera dinamica:


Per scaricare le altre presentazioni della giornata e il volume completo "L'Italia del riciclo 2017", visitare i siti web di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e FISE UNIRE.